La Biblioteca Ambrosiana, allestita dal Cardinale Federico Borromeo e solennemente inaugurata in data 08/12/1609, è responsabile della conservazione di un inestimabile patrimonio composto da molte migliaia di preziosi manoscritti. Tra i numerosi e pregevoli esemplari ivi custoditi, una collezione certamente unica nel suo genere e nel panorama internazionale delle biblioteche di conservazione occidentali è quella dei manoscritti arabi.
Tale speciale collezione si è formata presso l’Ambrosiana sin dalla fondazione della Biblioteca, proprio per precisa disposizione del Cardinale Borromeo; l’Ambrosiana, infatti, si è configurata quale sede di studio e diffusione delle scienze orientalistiche: vi furono raccolti antichi manoscritti arabi musulmani e cristiani, persiani e in altre lingue e scritture orientali, acquistati a Istanbul, Damasco, Baghdad, Gerusalemme e il Cairo, rappresentanti tradizioni culturali diverse, da quella turco-ottomana a quelle irachena o egiziana. Nel fondo orientale antico dell’Ambrosiana la parte più cospicua è costituita da opere arabe della letteratura musulmana, tra le quali, per esempio: lo splendido e antichissimo Corano di formato oblungo su pergamena, in scrittura cufica dei secoli VIII-IX, con miniature in oro (fig. 1); importante è anche la sezione che comprende dei manoscritti cristiani, come per esempio il prezioso manoscritto che riporta la traduzione dei quattro Vangeli, copiato presso il monastero di S. Antonio nel 1280 da una copia realizzata dal testo originale del traduttore Abu l-Farag Hibatallah al-As‘ad Ibn al-‘Assal (fig. 2)
Fig.1: ms. & 35 sup., c. 29r, settima Sura del Corano, Al-A’raf, il cui titolo è miniato in oro
Fig.2: ms. C 47 inf., c. 16v: incipit del Vangelo di Matteo
L’obiettivo di tale progetto – grazie al contributo della Regione Lombardia – è proprio quello di rendere questi capolavori accessibili agli utenti di tutto il mondo attraverso la nuova iniziativa digitale della Biblioteca Ambrosiana: avvalendoci dell’innovativo sistema “Nainuwa” DLMS (Digital Library Management System) predisposto dall’azienda TREVENTUS Mechatronics GmbH di Vienna, che integra nativamente lo standard IIIF (International Image Interoperability Framework) insieme alle più recenti e avanzate funzionalità di Intelligenza Artificiale applicate al riconoscimento del testo (HTR: Handwritten Text Recognition) e del layout del manoscritto e alla ricerca avanzata su testi e immagini, sarà possibile estendere le capacità di ricerca e l’accessibilità di una collezione digitale basata su una sezione tematica speciale composta, appunto, dai manoscritti arabi ambrosiani digitalizzati.
In questa prima fase d’avvio del progetto verranno proposte alla libera consultazione online le seguenti tre collezioni digitali:
· Mss. A ar.: 117 mss. integralmente digitalizzati pari a circa 40000 immagini ad alta risoluzione;
· Mss. B ar.: 133 mss. integralmente digitalizzati pari a circa 51200 immagini ad alta risoluzione;
· Catalogo scientifico Traini (figg. 3-6): 4 voll. integralmente digitalizzati con OCR
(si ringraziano le Case Editrici Neri Pozza e Silvana Editoriale per aver concesso il nulla osta alla consultazione online dei quattro voll. del Catalogo per finalità scientifiche)
Figg. 3-6: Catalogo Traini, frontespizi dei voll. 1, 2, 3, 4