Nel 1960, la Biblioteca Ambrosiana e la University of Notre Dame (Indiana, USA) avviarono una collaborazione destinata a segnare la ricerca scientifica internazionale. Su iniziativa del Cardinale Giovanni Battista Montini (futuro Paolo VI) e del Presidente di Notre Dame Padre Theodore Hesburgh, nacque il progetto di microfilmare i manoscritti della Biblioteca Ambrosiana, rendendoli accessibili agli studiosi americani senza la necessità di un trasferimento oltreoceano
Oggi, a 65 anni di distanza, quella visione continua a evolversi grazie alla tecnologia digitale. Con la creazione della Biblioteca Digitale dell’Ambrosiana, il patrimonio manoscritto della Biblioteca è consultabile in modalità innovativa, garantendo un accesso più ampio e duraturo ai ricercatori di tutto il mondo.
Nei giorni scorsi, la University of Notre Dame ha celebrato questo anniversario con una serie di tavole rotonde e approfondimenti accademici, che hanno visto la partecipazione di mons. Federico Gallo, Direttore della Biblioteca Ambrosiana e già Professore invitato a Notre Dame, e di numerosi studiosi della University of Notre Dame che hanno collaborato con l’Ambrosiana, a partire dal Prof. Robert R. Coleman, autore del catalogo dei disegni dell’Ambrosiana. Hanno preso la parola anche Fabio Cusimano, curatore del catalogo e della Biblioteca Digitale dell’Ambrosiana, e Paolo Sirito, Direttore della Biblioteca dell’Università del Sacro Cuore di Milano.
A rappresentare la Veneranda Biblioteca Ambrosiana Mons. Francesco Braschi, viceprefetto, che ha portato il suo saluto istituzionale, sottolineando il valore di questa collaborazione nel coniugare ricerca e innovazione.