Santa Pasqua 2024
Il pittore veneto Marco Basaiti, quando dipinse questa tavola tra Quattro e Cinquecento e ora conservata alla Pinacoteca Ambrosiana, volle rappresentare Cristo risorto in atteggiamento sereno e nel contempo arricchì volutamente la rappresentazione con alcuni elementi simbolici che possono tradursi facilmente in un particolare augurio pasquale.
Sulla sinistra vediamo l’oscurità del sepolcro ormai vuoto, mentre per contrasto il cielo è soffuso di un luminoso colore azzurro: la Pasqua di Cristo infatti è la vittoria sulla morte e sull’oscurità dell’assurdo, e ci restituisce alla speranza di una vita più serena irradiata dal fulgore della Risurrezione.
Se poi notiamo con attenzione, in basso a sinistra, proprio di fianco alla gamba destra del Cristo, si legge una scritta latina, tratta dalla lettera di san Paolo ai Romani, che tradotta recita: «La morte ormai non avrà più potere su di me». È come se questa frase la recitasse Cristo stesso; ma l’Artista ha voluto che lo sguardo del Signore risorto bucasse per così dire il dipinto e uscisse per incontrare gli occhi di chi contempla quest’opera, cioè – adesso – ciascuno di noi, alla ricerca di un dialogo, nel quale ci viene data la certezza che anche per chi crede nella risurrezione del Signore Gesù la morte non avrà più alcun potere.
E questo è l’augurio più bello per questa Pasqua.
Mons. Marco Navoni, Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana