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L'ARCHIVIO DI EUGENIO CORTI
Dall’officina dello scrittore alla consultazione scientifica: lavori in corso
Recentemente è stata restaurata ed esposta in una Sala della Pinacoteca Ambrosiana una grande tela, rappresentante l’Adorazione dei Magi, opera del pittore Andrea Meldolla, detto Andrea Schiavone, cioè “slavo”, per la sua origine dalmata, essendo nato a Zara nel 1515 circa.
Una grande colonna tortile, che sembra non sorreggere nulla, divide in due parti diseguali il dipinto: a sinistra la Santa Famiglia, con il piccolo Gesù appena nato che riceve l’adorazione dal più anziano dei tre Magi; a destra gran parte della scena è occupata dagli altri personaggi del presepio, rappresentati in una specie di “turbinio”, di movimento quasi a spirale, proprio come la grande colonna tortile, dove i due cavalli e qualche figura sembrano addirittura librarsi nell’aria, proprio come l’angelo che sovrasta la scena, recando due corone, una d’oro e l’altra d’alloro. È indubbio che l’abilità “manierista” dello Schiavone ha reso gradevole alla vista questo “turbinio” di personaggi.
Ma proprio questo particolare ci permette una riflessione, che si trasforma in augurio. Il nostro mondo e la nostra società sono sempre più “turbinosi”, e tutti rischiamo di essere presi in un vortice, questa volta poco gradevole, di incombenze, di problemi, di ansie e di preoccupazioni. Ammirando questa Adorazione dei Magi, dove il “turbinio” dei personaggi sulla destra va progressivamente placandosi a sinistra davanti a Gesù Bambino, in grembo a Maria, vegliato da Giuseppe e adorato dal Magio più anziano, prostrato in ginocchio, l’augurio che ci scambiamo è proprio questo: che nelle Feste Natalizie, contemplando il mistero dell’Incarnazione, nel quale il Figlio di Dio ha assunto la nostra natura umana per redimerla ed elevarla alla natura divina, possiamo anche noi trovare quella pace e quella serenità che ci permette affrontare con speranza rinnovata l’inevitabile tumulto di impegni della vita di ogni giorno.
Mons. Marco Maria Navoni
Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana