Milano recupera un altro importante tassello del suo patrimonio artistico. È stato appena completato, infatti, il restauro della Chiesa ipogea di San Sepolcro.
I lavori, iniziati nel 2018, sono stati condotti dalla Soprintendenza di Milano, grazie al finanziamento di 1 milione di euro del Ministero per i Beni e le Attività culturali, con stazione appaltante il Segretariato regionale della Lombardia, in stretta collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Ogni fase del restauro è stata seguita dal comitato scientifico diretto da Antonella Ranaldi, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano, e composto da mons. Marco Ballarini, prefetto dell’Ambrosiana, mons. Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana, mons. Marco Navoni, vice prefetto dell’Ambrosiana, Carlo Bertelli, Carlo Luigi Schiavi, Università di Pavia, Andrea Spiriti, Università dell’Insubria.
Gli interventi, concentrandosi sulle superfici decorate e sugli intonaci antichi, hanno portato alla scoperta di nuove pitture medioevali. Si è rinnovata l’impiantistica, studiata per assicurare condizioni ambientali stabili all’interno della cripta, mentre la nuova illuminazione ha restituito gli spazi alla spiritualità propria di questo luogo, memoria del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Dopo i preliminari interventi di deumidificazione accompagnati da saggi esplorativi delle superfici, compiuti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, dai millenari ambienti riemergono ora, in seguito all’ultimo restauro, mirabili affreschi e decorazioni, come il ciclo ornamentale a stelle ed elementi vegetali sulle volte del presbiterio, databile alla fine del Duecento. Questa estesa superficie costituisce un importante motivo, ricorrente specialmente nelle architetture monastiche del XIII e XIV secolo, qui caratterizzato da una inedita freschezza, varietà e ricchezza di forme. Le stelle fitomorfiche, con palmette e raggi a fiamma di candela, si espandono a occupare lo spazio delle volte, mentre in altre zone si estendono in modo più regolare a tappeto.
Gli studi condotti in occasione del restauro saranno raccolti in un volume, edito prossimamente da Silvana Editoriale.