Ha aperto al pubblico il 23 novembre la mostra Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento, alle Gallerie d’Italia di Milano.
L’esposizione, a cura di Marco Carminati, Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Paola Zatti, dal forte carattere identitario per la città di Milano, è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e in partnership con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che figura come maggiore prestatore tra le istituzioni che hanno reso possibile l’iniziativa.
Milano, città inclusiva per vocazione, è sempre stata aperta alle innovazioni portate da artisti stranieri che in essa hanno trovato grandi opportunità per realizzare le loro aspirazioni anche grazie a un mecenatismo e a un collezionismo lungimiranti.
A partire dal Medioevo, quando l’attività del grande cantiere del Duomo era guidata da maestranze tedesche, al Rinascimento, fortemente caratterizzato dalla presenza di Leonardo, passando attraverso le stagioni seguenti che vedranno lo straordinario fiorire del collezionismo e degli scambi culturali con città come Venezia e l’affermazione del mito della “capitale morale”, Milano giunge alle soglie del Novecento come città-officina, aperta e ricettiva nei confronti dei più significativi apporti esterni per la costruzione della Modernità.