Questa Vergine col Bambino in una ghirlanda di fiori è un’opera molto importante, poiché è la prima versione ideata da Brueghel su esplicita commissione e ispirazione di Federico Borromeo. Il genere ebbe fortuna e trovò ampia diffusione, come testimonia il dipinto di Daneels conservato in Ambrosiana, o la ben più famosa versione conservata al Prado, eseguita congiuntamente da Brueghel e Rubens, ma se ne potrebbero citare molte altre. Da mettere in evidenza è il fatto che l’immagine va ben al di là del mero aspetto devozionale, essa infatti assume un importante significato teologico. Se la leggiamo alla luce del complessivo impianto teorico di Federico Borromeo, è possibile vedere nella ghirlanda l’intera natura, riportata allo splendore della sua originaria bellezza dal mistero dell’incarnazione del Verbo, visivamente espresso dal Bambino cullato dalla Vergine madre. Nella quiete rasserenante di un bosco, il Bimbo si abbandona all’abbraccio della Madre, che guarda con grande dolcezza, ricordandoci l’immensa tenerezza della Maternità.