Pinacoteca
OLTRE AL VEDERE
Un’esperienza multisensoriale pensata per rendere maggiormente fruibili i grandi capolavori della storia dell’arte a persone cieche e ipovedenti.
Dal 2008, i giovedì letterari dell’Ambrosiana, curati da Armando Torno, propongono la presentazione di nuove pubblicazioni di alto profilo scientifico
Giovedì 19 dicembre alle 17.30, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, si terrà la presentazione del volume
Preghiere dal Carcere | POESIE
A cura di Silvana Ceruti
Con prefazione di Vito Mancuso
Le preghiere/poesie in esso contenute sono state scritte dalle persone detenute che frequentano il Laboratorio di Scrittura Creativa all’interno del Carcere di Opera e dai conduttori e amici del Laboratorio.
“Il verbo fondamentale, per la preghiera come per ogni altra attività umana, è essere: essere preghiera. Non si tratta di dire le preghiere, si tratta di essere preghiera, di essere cioè con la vita concreta (anche quando essa per un periodo venga trascorsa dietro le sbarre di un carcere) una richiesta di aiuto e di perdono, e insieme una parola di ringraziamento e di lode.
Le molteplici preghiere degli uomini si possono distinguere in base al contenuto secondo quattro tipologie fondamentali: invocazione di aiuto per sé o per altri, richiesta di perdono, ringraziamento, lode gratuita. Tale quadruplice contenuto si esplica in molteplici forme di preghiere, le principali delle quali sono: il dialogo personale con Dio tramite parole proprie, la ripetizione di testi composti da altri come per esempio il Padre Nostro, le pratiche di devozione personale o comunitaria come per esempio il rosario, e infine il silenzio del corpo e della mente in ciò che i mistici chiamano “preghiera pura”. Nei testi delle preghiere che provengono dal Carcere di Opera è sorprendente ritrovare quasi tutte queste tipologie, sia a livello di forma, sia a livello di contenuto.”
dalla prefazione di Vito Mancuso