MOSTRA PROROGATA FINO AL 1 MAGGIO 2022
La mostra, nell’ambito nelle celebrazioni promosse in tutta Italia dal Comitato per il Bicentenario Napoleonico 1821-2021 e in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, propone un percorso sulla rappresentazione in età napoleonica a Milano come crogiolo di tradizione, propaganda, progetto, come grande bacino di cambiamento e continuità al tempo stesso.
L’esposizione, curata da Francesca Barbieri e Alessandra Mignatti, con Annamaria Cascetta nel ruolo di responsabile scientifico, presenta incisioni, disegni, relazioni, scritti satirici, libretti, opere teoriche a stampa e periodici provenienti dal patrimonio della Biblioteca Ambrosiana nonché beni dalle collezioni di dipinti e cimeli della Pinacoteca.
Il variegato materiale consente un approfondimento sulla rappresentazione che, nella sua più vasta accezione antropologica, costituisce un osservatorio privilegiato sulle trasformazioni culturali che la città di Milano vive in epoca napoleonica. Come si presenta, o meglio ‘rappresenta’, il nuovo potere? Come è percepito e a sua volta rappresentato?
La rassegna analizza diversi campi d’indagine, come lo sviluppo della festa e delle altre forme celebrative dalla repubblica Cisalpina sino al Regno d’Italia, o l’organizzazione dello spazio urbano che rivela, tra strutture effimere e permanenti, un nuovo assetto frutto di un profondo ripensamento. Gli spettacoli teatrali, inoltre, con il loro fermento creativo, si pongono in dialogo con i grandi eventi del tempo e partecipano alla costruzione del nuovo cittadino.
La rappresentazione investe infine anche gli aspetti più quotidiani della vita, dalle nuove allegorie che compaiono in ambito burocratico sino alla moda per il vestiario e l’acconciatura.
Nelle prime sale della mostra si compie un percorso cronologico che inizia con l’ingresso delle truppe francesi a Milano e giunge fino al 1814. Particolarmente degno di nota è l’ispirato ritratto di Napoleone dipinto da Andrea Appiani subito dopo l’arrivo dell’allora giovane generale in città. Le incisioni esposte sono firmate da importanti personalità artistiche dell’età neoclassica milanese, come Alessandro Sanquirico e Gaspare Galliari; è inoltre presente un disegno di Giovanni Perego.
Sono idealmente parte del percorso espositivo alcune opere legate al periodo napoleonico presenti nelle sale successive della Pinacoteca, che sono segnalate al visitatore con il logo della mostra. Tra queste rientrano anche alcune opere preda delle spoliazioni napoleoniche in Ambrosiana e poi in parte restituite.
Vi è infine un’appendice della mostra in sala Federiciana, con alcuni approfondimenti sui temi anticipati nelle prime sale. In particolare, la sala ospita i disegni del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, opera anch’essa coinvolta a suo tempo nelle spoliazioni napoleoniche.
Per poter accedere al museo è necessario indossare la mascherina chirurgica e mantenerla indossata per l’intera durata della visita.